SETTORE SICUREZZA

LE MIGLIORI SOLUZIONI ANTINTRUSIONE A LA SPEZIA e provincia

La Telmac S.r.l. da più di 22 anni è nel Settore Telefonico ed opera nella provincia di La Spezia, Genova, Massa Carrara, Lucca e Pisa.
Si occupa con grande professionalità ed esperienza del Settore sicurezza e videosorveglianza:
  • progettazione e realizzazione di impianti di sicurezza e videosorveglianza;
  • installazione e configurazione di impianti videosorveglianza su rete IP;
  • installazione di apparati di storicizzazione immagini;
  • installazione di apparati per la telegestione degli impianti e il controllo remoto.
SETTORE ELETTRICO

ANTINTRUSIONE


  • DESCRIZIONE

    Per scegliere il sistema d'allarme, bisogna identificare le reali esigenza di sicurezza, l'ubicazione, la concentrazione e la vicinanza di altre case può essere importante. Come importante è considerare che se la casa è lasciata per lunghi periodi incustodita e si trova in una zona isolata, il ladro ha maggiori possibilità di non essere visto e per questo il furto risulta essere più facile.


    Teniamo ben presente che lo scopo di un sistema di sicurezza è quello di scoraggiare o di ritardare le intrusioni. E' inoltre provato che installando un sistema di sicurezza si riducano del 60% le probabilità di subire un furto. Oggi tutto questo è possibile con costi di installazione che ogni giorno si riducono e tecnologie sempre nuove che garantiscono l'efficacia della rilevazione e l'assenza di fastidiosi falsi allarmi. I nuovi sistemi di sicurezza sono in grado di intercettare e disorientare il ladro e, se sono collegati a centri di pronto intervento, vigilanze carabinieri polizia, consentono di coglierlo in flagrante.


    È fondamentale prendere atto che l'efficacia della protezione si basa su 3 punti fondamentali :


    1. tempo di rilevazione necessario all'impianto elettronico per dare l'allarme;

    2. dal tempo di resistenza che gli elementi strutturali della casa oppongono al ladro, sicurezza passiva, una volta scattato l'allarme;

    3. dal tempo di intervento da parte delle Forze dell'Ordine o degli Istituti di Vigilanza privati per interrompere l'azione furtiva.


    Gli impianti antintrusione possono essere di tipo filare o via radio (senza fili). Ambedue i sistemi possono raggiungere lo scopo, ma potrebbero essere più o meno sicuri l'uno rispetto l'altro, questo è dato dalla tipologia del sistema utilizzato.

    Di sistemi via radio ne esistono diversi, per quanto ci riguarda cerchiamo di utilizzare sempre gli apparati migliori disponibili sul mercato, per l'affidabilità e l 'immunità a falsi allarmi.


    I SISTEMI ANTINTRUSIONE a cablaggio filare ne esistono di diversi, per quanto ci riguarda la nostra scelta ricade su 2 principali sistemi : Tecnoalarm o Rokonet. La scelta di questi sistemi nasce dalla conoscenza in modo approfondito dei prodotti rilevando l'affidabilità e la sicurezza dai test di funzionamento eseguiti personalmente e dalle svariate installazioni eseguite, che dimostrano l'affidabilità oltre alla semplicità d'uso.


    L'impiego di un sistema rispetto l'altro nasce dall'esigenza del impianto da progettare e dalle funzionalità che il cliente ci richiede. L'impianto filare è molto più accessoriabile rispetto a un via radio, dato che i sensori applicabili possono essere di svariate tipologie.


    L'impianto antintrusione ha come fulcro del sistema la centrale elettronica e la tastiera di comando. Per quanto riguarda il tipo di impianto è necessario sapere che due sono i tipi di protezione che è possibile installare, la prima di tipo perimetrale (esterna al sito da proteggere o interna) la seconda di tipo volumetrico.


    * Il sistema perimetrale interno può essere di tipo a contatto, infrarosso o doppia tecnologia, sismico ecc e il tipo di sensore da installare sarà da valutarsi a seconda dell'infisso che si vuole proteggere.


    * Il sistema volumetrico permette invece una copertura globale dell'ambiente dove viene installato. Anche in questo caso le scelta dell'installazione del sensore sarà da valutarsi sulla base delle caratteristiche dell'ambiente.

    * Avvisatori acustici, il sistema sarà corredato di avvisatori acustici, detti anche "sirene", autoalimentati da interno o da esterno a seconda delle necessità ma anche dalle richieste dell'utente.

    * Comunicatori telefonici o dati. Le centrali da noi fornite hanno inoltre la possibilità di avere diverse tipologie di comunicazioni verso l'esterno per il collegamento telefonico o dati sia all'utente che alla vigilanza, inoltre grazie alla certificazione delle centrali e dei comunicatori possono essere collegate direttamente con le centrali operative delle forze dell'ordine. Il comunicatore permette il controllo da remoto della centrale attraverso la linea telefonica o rete internet per comandare delle funzioni nella centrale stessa come ad esempio: (inserire sistema —spegnere—verifica di allarme zona - ascolto ambientale ecc).

CHE COS'È IL CONTROLLO ACCESSI, A COSA SERVE


  • DESCRIZIONE

    Il controllo degli accessi è un sottosistema di sicurezza che si occupa di controllare i varchi e le porte, mediante l'uso di apparati elettronici chiamati lettori di badges o lettori biometrici. Nella loro realizzazione sono utilizzate varie tecniche che ne determinano la tipologia. Il controllo accessi non è solamente un apri porta elettronico od elettromeccanico, come generalmente si è portati a pensare, ma è un mezzo per rendere più sicuro un ambiente. Infatti, provvede a far si che persone non autorizzate, non possano accedere in luoghi riservati.


    L'utilità di questo sottosistema non si estrinseca soltanto nella sicurezza, ma anche nel regolare l'accesso delle persone esclusivamente in aree a loro assegnate verificandone l'ora d'ingresso e di uscita. Può essere, inoltre, utile per attivare/disattivare impianti di sicurezza, regolare il flusso delle persone all'interno di un edificio, memorizzare il transito e vietare l'ingresso in determinate fasce orarie o giornate festive.

    Il concetto che sta alla base dei controllo accessi è quello dell'identificazione. Ogni persona, animale, veicolo od oggetto può essere identificato. Il processo che determina il funzionamento di questo sottosistema si basa sull’associazione di un codice alle persone, animali o cose che si vogliono identificare.

    Ecco che un TAG di prossimità può essere inserito sotto pelle ad un animale, un piccolo chip memorizzerà i dati di nascita, razza, zona di provenienza ed altre notizie utili all'identificazione. Speciali lettori portatili o fissi, permetteranno di controllare i dati anche a distanza di anni.


    Un apposito TAG a saponetta servirà ad identificare qualsiasi veicolo. Mediante il codice in esso contenuto si potranno conoscere i dati di partenza e arrivo dei veicoli che attraversano un varco carraio regolato da sbarra elettromeccanica e da un controllo accessi (TELEPASS).


    Un bene prezioso può essere dotato di un piccolo TAG che servirà a proteggerlo dal furto ed a localizzarlo. Se si tenterà di asportarlo attraverso un varco protetto in modo invisibile sarà azionato l’allarme (ASSET-CONTROL).


    L'uomo può essere identificato mediante una tessera (badge). Il codice identificativo contenuto nel badge sarà riconosciuto dal lettore che provvederà ad aprire il varco e ad abilitare l’accesso ad un’area riservata. I badges si possono suddividere in vari tipi in base alle tecnologie utilizzate: magnetiche, ottiche, bar code, magneti orientati prossimità e biometriche.

    Per proporre sistemi di controllo accessi e gestione presenze si devono conoscere perfettamente tutte le tecnologie che consentono di abilitare persone o veicoli all´ingresso e all´uscita di varchi, monitorando e registrando tutti i movimenti degli utenti, gestendo gli orari o i permessi in aree limitate. 


    Noi proponiamo un range di accessori elettronici per l´automazione ed il controllo di accessi come porte, cancelli, portoni industriali, ingressi o porte industriali sia per un numero limitato che numeroso di utenti.


    Sistemi autonomi o lettori STAND ALONE; Sistemi semplici, composti da lettore e centrale autonoma semplificata; Sistemi evoluti, composti da: lettori e centrali gestibili con PC.

    È la soluzione per la gestione degli accessi via radio di utenze residenziali, condomini, aziende, club ed altre collettività. 


    Tecnologia, design e le speciali funzioni dedicate alla gestione degli accessi garantiscono massima sicurezza al cliente.

RILEVAZIONE FUMI


  • DESCRIZIONE

    L'impianto di rivelazione automatica di incendio è un sistema di protezione antincendio come lo sono gli idranti, gli impianti di spegnimento di tipo automatico e manuale, etc. La legge 46/90 ed il successivo DPR 447 del 1991 definiscono quando il sistema di rivelazione automatica di incendio deve essere accompagnato da un progetto esecutivo redatto da parte di tecnico abilitato.


    Per gli impianti di rivelazione incendio la norma di riferimento è la UNI 9795 modificata nell'Aprile 2005 "Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d'incendio". In tale norma si rimanda inoltre alle UNI EN 54-1-14 per i componenti dell'impianto e le norme CEI 20-36 e CEI 64-8 per le interconnessioni elettriche.


    Per Impianto di rivelazione incendi si intende un insieme di apparecchiature in grado di rilevare e segnalare la presenza di un incendio all'interno di un edificio o altra infrastruttura. Un impianto di rivelazione incendi è tipicamente costituito da apparecchiature elettroniche che rilevano la presenza di un incendio in base a fenomeni fisici connessi allo sviluppo dell'incendio stesso. Gli impianti di rivelazione incendi trovano largo impiego in ambienti industriali, complessi alberghieri, centri commerciali, strutture sanitarie, enti pubblici etc.


    La progettazione degli impianti di rivelazione incendi è regolamentata dalla norma UNI-9795 che ha stabilito criteri standard relativamente al posizionamento dei sensori e dei dispositivi di segnalazione. Gli impianti di rivelazione incendi unitamente ad altri accorgimenti quali ad esempio l'impiego di materiali ignifughi ecc, rivestono fondamentale importanza per l'ottenimento dell'abitabilità delle varie strutture.


    I vigili del fuoco danno sempre maggiore importanza al loro impiego anche in Italia. In più di un paese europeo gli impianti di rivelazione incendi sono obbligatori e posseggono interfacce standard, comuni a tutti gli impianti, specificamente pensate per l'intervento del vigili del fuoco in caso di segnalazione di allarme.

    Gli impianti di rivelazione incendi sono inoltre richiesti dalle compagnie assicurative che in loro presenza concedono condizioni più vantaggiose. Alcune compagnie assicurative, a tutela del loro rischio, impongono delle caratteristiche specifiche a cui gli impianti devono sottostare, sia in termini di progettazione sia in termini di manutenzione. A fronte di tali standard la compagnia assicura il risarcimento integrale dell'eventuale danno causato dall'incendio.

  • CENTRALE DI RIVELAZIONE

    La centrale di rivelazione rappresenta l'unità di controllo dell'impianto di rivelazione incendi. Ad essa sono collegati, tramite apposite linee elettriche, tutti i dispositivi del sistema. La centrale si occupa della gestione dei segnali provenienti dai sensori provvedendo all'attivazione dei dispositivi di segnalazione secondo i piani di intervento programmati. Esistono diversi tipi di centrali che si differenziano tra loro per quantità di sensori collegabili, tipologia di controllo ed identificazione dei sensori. Le centrali di dimensioni più ridotte normalmente consentono il collegamento fino ad un massimo di 100-150 sensori. Le centrali più evolute sono in grado di gestire una comunicazione intelligente con i sensori, consentendo così di individuare univocamente quello che ha generato la segnalazione facilitando cosi l'esatta individuazione del luogo di provenienza dell'allarme. Le centrali sono inoltre dotate di una doppia fonte di alimentazione in modo da garantire il funzionamento dell'impianto anche in assenza di alimentazione primaria. (generalmente rete elettrica pubblica). L'alimentazione secondaria è solitamente realizzata con batterie in tampone.


        • Scopi: avviare un tempestivo sfollamento delle persone, degli animali, nonché lo sgombero di beni -attivare i piani di intervento -attivare i sistemi di protezione contro l'incendio ed eventuali altre misure di sicurezza

        • Progetto: gli impianti di rilevazione automatica di incendio installati in ambito civile, sono soggetti alla normativa 46/90 e quindi hanno l'obbligo del PROGETTO, quando sono composti da più di 9 rilevatori. In ambito industriale, commerciale o nelle attività soggette al rilascio del CPI, hanno l'obbligo del PROGETTO tutti gli impianti, indipendentemente dal numero di sensori

        • Punti manuali di segnalazione: ne servono a dare l'allarme manuale quando un principio di incendio viene rilevato da una persona. In ogni settore devono essere previsti almeno 2 pulsanti manuali. Devono essere gestiti dalla centrale su zone indipendenti (guasti o esclusioni)

        • Centrale di controllo: centro di raccolta e valutazione dei segnali provenienti dai sensori e dagli avvisatori manuali. Attiva lo stato di allarme del sistema attraverso gli avvisatori e comanda gli impianti di evacuazione, spegnimento, sfollamento, ecc.

        • Segnalatori: dispositivi che avvisano acusticamente ed otticamente le persone presenti nell'immobile in caso di incendio. È obbligatorio 1 segnalatore presso la centrale di allarme o nel presidio. Possono essere aggiunti avvisatori esterni e/o trasmettitori remoti che devono garantire il funzionamento in condizione di allarme per almeno 30 minuti (campane, targhe ottico/acustiche, ecc).

VIDEOSORVEGLIANZA


  • DESCRIZIONE

    L'adozione e l'installazione di sistemi di videosorveglianza è oggi in forte crescita. I furti, le rapine, gli atti di terrorismo e le aggressioni, hanno aumentato in modo esponenziale la richiesta per questo tipo di impianti.


    Le dimensioni assunte dal fenomeno della videosorveglianza, specie negli ultimi anni e le problematiche che l'utilizzo di queste nuove tecnologie sollevano, hanno spinto il "garante sulla privacy" ad intervenire per individuare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza, prevenzione, repressione dei reati, diritto alla riservatezza e libertà delle persone.


    Un'attenta progettazione deve tener conto, se non si vuole incorrere in sanzioni, di questo aspetto non secondario, che questo tipo di sistemi elettronici porta con sè.


    L'impianto si compone, essenzialmente, di un sistema di telecamere che realizza un efficiente sistema di video-sorveglianza a circuito chiuso. Il sistema, realizzando la copertura ottimale degli ambienti che vuoi monitorare, ti dà la possibilità di tenere costantemente sotto controllo la tua attività o la tua casa.


    I monitor consentono la visione a rotazione delle telecamere collegate con la possibilità di applicare un sistema audio per ascoltare ciò che avviene intorno alla telecamera. Per rendere maggiormente sicuro il sistema, è possibile installare telecamere "nascoste", difficilmente identificabili dai malintenzionati.


    I sistemi di videosorveglianza, permettono di visionare sul monitor fino a quattro telecamere contemporaneamente. Tale sistema garantisce il controllo di diversi ambienti contemporaneamente, assicurando un completo monitoraggio dell'abitazione.


    Per ottenere il massimo della sicurezza, la tecnologia TRIPLEX permette la visione Live, la visione in Playback e la registrazione contemporaneamente, tramite un videoregistratore specifico, le immagini provenienti dalle telecamere con la possibilità di rivederle come se si trattasse di video indipendenti. Il controllo degli ambienti risulterà così totale grazie alla registrazione delle immagini riprese. Il software consente il monitoraggio, la visione delle registrazioni, il controllo delle dome camera attraverso un semplice accesso alle reti WI-FI, LAN o Internet, aumentando sensibilmente le potenzialità dei DVR. 

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